(Alicante 1879 - Madrid 1930) scrittore spagnolo. Ebbe una vita difficile; costretto a miseri impieghi, non poté mai dedicarsi completamente al lavoro letterario. Cominciò a scrivere giovanissimo ma restò a lungo incerto se la sua vera vocazione fosse la letteratura o la pittura. La sua sensibilità figurativa finì con l’imporsi proprio nei romanzi, nei quali hanno una parte rilevante e assai viva le descrizioni di città, campagne, giardini del levante spagnolo. Estraneo all’impegno morale e politico della «generazione del ’98», M. fu un narratore di grande forza evocativa, un prosatore raffinato e sensuale, attento al fascino della natura. I suoi romanzi più significativi esprimono il conflitto lacerante fra questa spontanea inclinazione e le forze esteriori che la limitano, dal fanatismo religioso alla crudeltà della vita pratica: Il libro di Sigüenza (El libro de Sigüenza, 1917), Nostro padre san Daniele (Nuestro padre San Daniel, 1921), Il vescovo lebbroso (El obispo leproso, 1925), Anni e leghe (Años y leguas, 1928). Fu anche autore di racconti dallo stile impeccabile.